La verza, altrimenti detta cavolo verza (o anche cavolo di Milano), è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Crucifere, il che la rende molto simile, soprattutto nel sapore, al cavolo cappuccio. Molto ricca di vitamina A , vitamina C e K, la verza è ricca di proprietà nutrizionali. Quali sono? E come cucinarla al meglio?
A differenza del cavolo cappuccio, la verza ha foglie grinzose, croccanti e di grandi dimensioni, increspate e ricche di nervature sporgenti. La parte commestibile in questo caso è un cuore di foglie più chiare che forma una palla ben compatta.
La coltivazione più diffusa del cavolo verza è quella autunno-invernale.
In ogni caso, la coltivazione è molto diffusa perché fondamentalmente non ha bisogno di alcun particolare accorgimento ed è disponibile in due varietà: una matura per la raccolta e il consumo in inverno e una, un po' meno diffusa, per la raccolta in primavera e in estate (noti sono il “Precocissimo d’Asti” e il “salarite”).
Verza, proprietà nutrizionali e benefici
Il cavolo verza è un ortaggio davvero poco calorico e molto saziante: una porzione da 100 g apporta solo 27 kcal. La verza contiene vitamina A, vitamina C, e vitamina K. In più, è ricca di sali minerali come il potassio, il ferro, il fosforo, il calcio e lo zolfo (al quale si deve il suo caratteristico odore durante la cottura), elementi indispensabili per la costituzione di cellule e tessuti e per l’idratazione cutanea.
I benefici della verza
In numerosi studi, si conferma la capacità della verza di essere un ortaggio:
diuretico, grazie al buon apporto di potassio e al minimo contenuto di sodioantiossidante, grazie alle elevate quantità di vitamina E e C stimolante dell’attività intestinale, grazie all'apporto di fibreprotettivo per la mucosa dello stomaco. Inoltre, molte sono le ricerche che hanno dimostrato che il cavolo verza e gli altri ortaggi della famiglia delle crucifere sarebbero capaci di esercitare un’azione protettiva nei confronti dei tumori. Il merito sarebbe dei cosiddetti isotiocianati, sostanze in grado di stimolare le cellule a produrre alcuni bioenzimi efficaci nel contrastare la degenerazione del DNA, soprattutto a livello di bronchi e polmoni. E non solo: l’alto contenuto di sostanze antiossiddanti e di sulforafano renderebbe la verza utile nella prevenzione dei tumori dell’apparato digerente.
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